Ammettiamolo, passano gli anni, cresciamo, ma i giocattoli che ci rendono davvero felici restano poi sempre gli stessi. 

Siamo sinceri: Green deal; riutilizzo delle risorse; ottimizzazione dei consumi... Sissì tutte pratiche lodevoli e condivisibili, ma poi, dopo aver provato tante electric cars, quando ci capita di premere il pulsante start di una qualsiasi BMW serie 'M'... bye bye, le ideologie saltano tutte in un istante e il dottor Jeckill si trasforma nel mister Hyde che alberga in noi. Un brivido ci pervade ed è lì che l'adrenalina inizia a darci una visione alterata delle priorità del mondo. E pazienza se alla Greta o alla Ursula Gertrud Albrecht von der Leyen vengono le convulsioni, non possiamo fare a meno di sgasare felici con i brividi e la pelle d'oca, ascoltando il sound da concerto che si ode uscire dai quattro terminali di scarico. Per non parlare del rombo secco che ci fa trasalire ad ogni cambiata dell'istantaneo Steptronic a 7 marce. Vabbè, questo era un riassunto di ciò che si prova guidando una 'M' BMW. 

Ora ve la racconto un po' meglio:

Diciamo subito che il restyling le ha giovato parecchio. Ora, soprattutto la 'nostra', in versione cattiva è molto più aggressive. Sarà dovuto agli specchietti appuntiti, in stile Batmobile; al colore, Frozen pure Grey opaco (da 'soli' 2.900€...) con sedili Sport M Coral Red o ai cerchi da 19, fatto sta che ora l'aspetto è parecchio intrigante. Ma, come vi raccontavo prima, non c'è solo l'estetica a farne una berlina sportiva, ma anche la sostanza. 'Lei' va davvero oltre le aspettative. Essì, infatti appena salito a bordo non mi sono lasciato troppo turbare dal volante sport con l'indicatore di mezzeria rosso, né dalle righine dai classici colori Motorsport sul cruscotto. Poi però ho premuto il fatidico tasto e li è cambiata la mia percezione del mezzo. Essendo pre settata in modalità Sport, il rombo all'accensione è molto più accentuato. Ovviamente si può facilmente cambiare in modalità Efficient o addirittura Silent e tutto torna nei parametri della berlina da famiglia. Noi però non l'abbiamo quasi mai usata così, se non in città. Appena la strada era contornata da guard rail, il dito andava subito al tasto Sport. L'assetto si abbassa e si irrigidisce. Il motore cambia mappatura, diventa molto più pronto nel salire di giri e la musica cambia radicalmente. 

Ma oltre ad un motore (due litri da 300 hp con una coppia di 400 Nm) che spinge davvero forte (0/100 in 4.9 secondi), sono lo sterzo millimetrico e i freni (con dischi M Sport enormi...) a lasciare esterrefatti. Guidarla diventa un godimento unico. Si infila curva dopo curva con una precisione chirurgica. Il risultato è che non si vorrebbe più scendere di lì. 

Ovvio che volendo ci si può anche solo far cullare dalla musica del sofisticato impianto hifi Harman Kardon e godere dell'ottima insonorizzazione dell'auto, ma così facendo si perderebbe l'anima da corsa della 'baby M'. 

Potrei aggiungere che ha un bagagliaio decoroso (430 litri) ma ovviamente, viste le dimensioni e le forme filanti dell'auto, non gigantesco. Vedetela così: questo vi permetterà di usare spesso l'auto 'senza' la famiglia al seguito e potervi così sbizzarrire su qualche stradina di montagna tutta curve ;-). 

Ed eccoci anche a svelarvi il prezzo che nella versione diciamo base, supera di poco i 60 mila euro. La 'nostra', con qualche pacchetto in più, sfiora i 70, specchi di Batman compresi. Ma possiamo dire che il divertimento che sa generare non ha prezzo. 

Roberto Rob Magliano