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Mercedes station wagon: 400d Vs. 200

Rudolf (Diesel) sfida il benza 

21 giugno 2019

Si, lo dobbiamo confessare. Anche se non siamo d’accordo con le linee che indicano il “D” come un motore inquinante, semplicemente perché “non è assolutamente vero”, non siamo comunque mai stati dei fan del ticchettante motore inventato da Rudolf Diesel. Sarà per il suo rumore,  troppo simile a quello di un Tir, o forse per i ricordi dei vecchi e fumosi “spostapopolo”, fatto sta che se possiamo evitarlo, in favore di qualche “benza” di pregio, lo facciamo volentieri.
Per farci ricredere, Mercedes ha pensato bene di metterci alla prova con due delle loro grandi e intendo grosse, “E” station wagon. Appunto la 400 Diesel e la 200 a benzina. Com’è andata? Ve lo spieghiamo subito:  parliamo prima della 200 perché la 400 è un caso a parte e ve la vogliamo far capire proprio bene.

E200 sw: grossa è grossa, si vede ad occhio nudo. 4,93 x 1.85 son misure non indifferenti. Sicuramente non si passa inosservati con lei. Soprattutto se, come nel caso della nostra, si sfoggia un bellissimo Grigio opaco metallizzato con cerchi da 20 pollici. Bellissima e quasi aggressiva in questa livrea.
Diciamolo subito, abbiamo fatto l’errore di provare prima la 400d e quindi, tutto ci appariva falsato. Le pur buone prestazioni del 4 cilindri due litri da 184hp che stacca uno 0/100 in 8 secondi sembravano poco più che accettabili. In realtà la “200” è agile e scattante. Silenziosa e confortevole come poche auto sul mercato sanno essere. Il cambio 9G tronic, dal canto suo, accentua la sensazione di confort e progressività del mezzo e regala cambiate rapide e inavvertibili. L’assetto è confortevole, ma lascia comunque stupiti la reattività del mezzo, considerato anche che stiamo guidando quasi due tonnellate di Station Wagon lunga cinque metri scarsi. È agile e reattiva a dispetto delle sue dimensioni. Molto piacevole da guidare anche in città, dove si percepiscono molto bene gli ingombri. Ovvio che il suo terreno ideale sia comunque l’autostrada. Li si muove come una lama nel burro. Scivola silenziosamente anche a velocità stellari, sempre che siate in territorio germanico, dove è permesso farlo. Insomma, la “Duecento”  è una grossa station che permette di caricare l’inverosimile (da 640 a 1800 litri) ma senza essere pachidermica. Ovvio che tutto ciò non venga proprio regalato ma si sa che le doti si pagano. Veniamo al dunque: La 200 in versione Sport parte da 55.500 euro. Salendo, si passa alla Business  Sport da 59.300, sino alla Premium Plus da 67.370. Ovvio che volendo, la si può arricchire con un parterre di optional da far invidia al Carlton di Cannes, ma in quel caso attenti, come ormai consuetudine con le tedesche, il prezzo può quasi raddoppiare.
Passiamo ora alla sorella motorizzata da Rudolf.

E 400d sw: in una sola parola: incredibile! Mai provato un Diesel così. Vi dico solo che prima di lei, avevamo sotto il B-side, un V8 biturbo da 575hp, quindi non eravamo mentalmente predisposti allo stupore facile. E invece, siamo rimasti basiti già alla messa in moto. Nel garage della redazione regnava un silenzio da basilica e tale è rimasto anche dopo l’accensione della 400d. Il sei cilindri tre litri da 340 cavalli, ronza silenziosamente e annulla qualsiasi ticchettio tipico delle Rudolf car. Increduli, inseriamo drive e usciamo dalla zona box. In questo caso, già sulla zigrinatura della rampa, ipotizziamo un assetto un filo più rigido.
Saltiamo i minuti precedenti e passiamo subito al momento semaforo. Al verde, giù il piede e si scatena l’inferno! Vi dico solo che la coppia tracotante (700Nm già a 1.200 giri!)permette di staccare lo stesso tempo sullo 0/100 km/h che realizzava la Lamborghini Miura! 5.1 secondi. Oh, stiamo parlando di una station wagon di due tonnellate e lunga quasi cinque metri, mica di una coupé leggera come una piuma!
Sensazionale anche l’allungo. Pare di guidare un benzina tanto è progressivo dopo la partenza a cannone.
Giuro che siamo davvero esterrefatti da tanta veemenza. Con la coppia massima che si sviluppa già poco sopra il regime del minimo, è ovvio che serva la trazione 4Matic per non piallare i copertoni alla prima accelerazione. E anche così, non è detto che senza l’elettronica, si scongiurerebbe il pattinamento.
Che spettacolo di motore! Difficile capacitarsi davanti a tanto progresso. Bisognerebbe farlo provare ai legislatori che asseriscono che il Diesel è un motore finito… mapperfavore! Questo lascia basiti e in quanto ad emissioni è più green dei “benza”. 
Un’indicazione sul prezzo? Ma si dai, tanto non è così tracotante per una super Diesel di questa misura. Partiamo da 72.000 euro per la versione Sport per arrivare agli 83.300 della Premium Plus.
Un consiglio ai detrattori di Rudolf: provatela e resterete senza parole.

 

Roberto Rob Magliano

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