“Lei” dev’essere così e solo così: Cabrio tetto tela e rigorosamente a “benza”. Molto Rock!

Crossover... Suv... Hybrid... Plug-in… roba da far venire il mal di testa! Tutto un circo a cui lei (…per ora) non appartiene. È dura e pura come sempre ma sa compensare alla grande. Quando la si guida si entra a far parte del suo mondo e si assapora una sensazione di libertà indescrivibile. La seduta alta, il parabrezza verticale e quel cofano a “V” con i parafanghi a parte, fanno sognare scenari africani e safari al tramonto e subito ci si dimentica di essere nel traffico cittadino. Appollaiati li sopra, ci si sente sereni e inebriati. Una dimensione inarrivabile da qualsiasi 4x4 da “mediomen”. Ma per noi dev’essere solo e rigorosamente col tetto in tela rimovibile e non deve fare “ratatatata” col diesel. E no, lei è “ammmericana”, deve andare a super e ronzare come un V8.
A dire il vero quest'ultima versione è stata già molto 'addomesticata'. La sua andatura è più dolce e fluida. Forse anche complice la nuova motorizzazione due litri turbo da 270 hp che la girare molto più sottovoce della versione Diesel e che regala accelerazioni potenti e direi pure inaspettate, coadiuvate benissimo dal nuovo cambio automatico a 8 rapporti dotato anche di ridotte. Sensazione di libertà è anche questo. Schizzare via a cannone lasciando basiti i 'coinquilini' di semaforo.
Beh, che noi siamo dei fan dei motori a benzina non è un mistero e questo che deriva dal quattro cilindri della mitica “Giulia” va davvero bene. È silenzioso e potente. Non consuma come il precedente V6 aspirato da 3.6 litri e spinge più forte. Certo che chi percorre migliaia di chilometri, vedrà di buon occhio la versione “D” che consuma meno e con 200 cavalli viaggia comunque bella spedita.
Non avendo la possibilità di spaziare nei deserti africani (il budget non ci permette simili trasferte), abbiamo dovuto testare le Wrangler sulle nevi Alpine, dove mia figlia, per emulare lo spot in onda in Tv, durante le copiose nevicate, faceva la spaccona con le amiche, vantandosi di avere un papà con l’inarrestabile Jeep. Ovviamente stimolati da tanta considerazione, ci siamo subito avventurati su sentieri impervi e con manto nevoso esagerato. Roba che avrebbe inchiodato al suolo sino al disgelo qualsiasi suv “perbene” ma che non ha minimamente impensierito la nostra Rock Jeep neppure per un istante. La trazione e le sospensioni lavorano alla grande sui fondi viscidi e sconnessi e permettono di avanzare come dei “Leopard” anche sulla “fiocca” fresca senza il panico di dover soggiornare sino a primavera. Nel caso si decidesse di passare metà della propria vita in fuoristrada, Jeep vi propone anche la versione “Rubicon”, dotata di differenziali autobloccanti e sospensioni con assi dedicati. Se invece siete dei viziatoni potrete optare per la lussuosa versione “Sahara”, dotata di tetto rigido e parafanghi in tinta carrozzeria, Cerchi da 18 pollici, fari full led e navigatore con display da 8.4 pollici.
Immagino che dopo tutto ‘sto panegirico vorrete ben sapere quanto vi costa tutta ‘sta dream car.
E vabbè, allora sappiate che con la Sport tre porte si parte da 49.000 euro che diventano 56.000 per la Rubicon e la Sahara e salgono sino a 62.550 per la versione  1941 Designed by Mopar.
Le versioni  quattro porte salgono a 52.500 per la Sport;  59.500 per la Rubicon e la Sahara.
Non resta che darvi un consiglio: sbarazzatevi di tutti i vostri mezzi di trasporto e godetevi la simple life Jeep.

Roberto Rob Magliano