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Mazda MX 30: l’eleganza elettrica

La vera green a pile  

11 agosto 2021

Assodato che le centrali elettriche non funzionano a rosmarino, cosa serve agli eco possessori di auto elettriche per essere in pace con la loro anima green?
Percorrere solo strade in discesa?
Possedere un bel cavo lungo qualche centinaio di chilometri, tanto per esorcizzare il panico da ricarica?
Una buona dose di coraggio? Tranquilli, niente di tutto ciò. Solo un approccio diverso.

Innanzitutto bisogna fare chiarezza con noi stessi sul tipo di utilizzo dell’auto che vogliamo acquistare.
Sul mercato iniziano ad esserci una quantità smodata di auto a pile, ma ci sono pile e pile!
Se ci portiamo a casa un’auto dall’autonomia esuberante (4/500 km), come dicevamo poco sopra, dovremo poi fare i conti con la nostra coscienza green. Tutta questa energia condensata in un accumulatore, genera nel ciclo di vita completo di una vettura, tra utilizzo e smaltimento, l’equivalente in termini di inquinamento, della sua gemella alimentata a combustione.
Essì, non è che l’energia elettrica si estrae dal rosmarino… le centrali a carbone sono ancora in gran numero e quindi, più si attinge per ricaricare batterie giganti e più si inquina, è una regola aurea. E allora, come si fa?

Mazda ha deciso, dopo attenti calcoli, di produrre la sua prima elettrica dotandola di un accumulatore da 35,5 Kw. L'approccio di Mazda è stato quello di ricercare la batteria perfetta per soddisfare le esigenze quotidiane, minimizzando al contempo l'impatto sull'ambiente. Meno emissioni di CO2 è la scelta vincente che rende eco l’uso dell’auto sino alla sua rottamazione. Siccome si è appurato che la stragrande maggioranza degli automobilisti percorre in media 48 km al giorno, 200 km circa di autonomia sono stati reputati sufficiente per gestire le attività quotidiane.
Altro vantaggio non da poco, è la velocità di ricarica di un piccolo accumulatore. Non necessita di prendere dei giorni di ferie nell’attesa della ricarica completa. Noi ad esempio, nei garage della redazione, anche senza avere installato una centrale nucleare e con delle comuni prese da 3kw, in 9 ore abbiamo ricaricato al 100% la nostra “MX”.
Vantaggio non trascurabile è anche quello dato dal peso. Meno chili uguale meno consumi e più dinamicità nel comportamento che risulterà intuitivo e sicuro lasciando apprezzare il piacere della guida dato da una distribuzione de pesi perfetta al 50/50. Ovvio che se per lavoro vi tocca percorrere 300 km al giorno e tutti in autostrada, questa sicuramente non è la vostra, auto. Passereste il vostro tempo incollati alle colonnine di ricarica. A velocità autostradale infatti, le autonomie delle auto elettriche, tutte le elettriche, si dimezza abbondantemente. 

  
Panico da ricarica addio con l'App MyMazda.  Lei ti permette di trovare facilmente le stazioni di ricarica più vicine. L'app ha anche alcune comode funzioni esclusive per i proprietari di Mazda MX-30, che includono la visibilità dello stato di carica, il blocco dell’auto e le impostazioni del climatizzatore. Ahimè le colonnine a carica veloce sono ancora pochissime e le solite da 22 kW richiedono almeno 4 ore per avere un'autonomia autostradale decente. 
Mica solo tecnologia nelle auto a pile ci vuole anche il design e lì che arriva il famoso “Kodo Design”: i tratti salienti della Mazda MX-30 sono dettati da un’eleganza mista a semplicità. Le porte freestyle ad esempio. Il look da crossover con linee curve e sottili. Una nuova interpretazione del design Kodo, senza dettagli eccessivi. Il design umano-centrico mira a essere minimale e attraente. Curate fino alla perfezione le linee esterne di Mazda MX-30 sono un sorprendente esempio di design minimalista. Le porte freestyle aggiungono  un senso di leggerezza e libertà e dopo un po’ di pratica sono comode esattamente come le tradizionali ma regalano una purezza di linee da coupè. Quegli archi in argento (colore, non metallo prezioso…) sono a nostro giudizio, spettacolari. Anche gli interni, molto lineari, aggiungono particolari materiali come il sughero (come da tradizione industriale storica Mazda), che la rendono molto friendly ed elegante.

Jimba-Ittai, il concetto d’interazione tra l’uomo e la macchina, raggiunge sulla “MX-30” dei livelli elevatissimi. Ci si sente sempre a proprio agio, sia negli scatti fulminei in città che nei tratti extraurbani, dove la silenziosità quasi esagerata lasci letteralmente basiti. guidarla rilassa… tranne che in autostrada, dove, a causa del forte e costante utilizzo dell’energia, l’autonomia cala in modo piuttosto rapido, generando la consueta ansia da percorrenza. Niente di drammatico, diciamolo, con una sosta (lunghetta...) in una delle numerose colonnine di ricarica (…sulle strade più frequentate del nord Italia), si ovvia anche al problema, con un “rabbocco”.

Altro che test drive in economy run, noi l’abbiamo portata in quota, percorrendo stradine che ci hanno portati sino ai 2.500metri d’altitudine, nella splendida tana della “Marmotta”. La piccola Crossover di Mazda se l’è cavata sempre con grande plasticità, nonostante la trazione fosse sulle sole ruote anteriori. Mai un pensiero sull’autonomia. Al ritorno poi, in discesa, agendo sulle “Palette” al volante si può avere un fantastico freno motore che evita di stressare i dischi e genera una forte ricarica dell’accumulatore.

Insomma, soddisfatti del crossover elettrico di Mazda? Difettucci? Beh, direi che sono davvero pochi. Forse la cronica difficoltà negli inserimenti vocali sull’ ostico e testardo impianto multimediale che però si fa subito perdonare con la spettacolare acustica dell’impianto audio Bose. O forse la dimestichezza che bisogna acquisire nella giusta sequenza degli inserimenti delle spine all’atto della ricarica. Ma direi che sono solo quisquiglie in confronto alla qualità e alla piacevolezza di guida che la MX30 sa regalare nell’uso. Quindi si, ci è piaciuto parecchio e non vediamo l’ora di poter provare la versione che si vocifera arriverà l’anno prossimo… la “range extented”, forse dotata di un piccolo generatore Wankel, in grado appunto di estendere l’autonomia.

Per ora accontentatevi di questa che è un gran bel prodottino di qualità. Spaziosa, confortevole e brillante al punto giusto e al prezzo giusto: 34.900 euro per la versione “Executive”. Che nell’allestimento “Exlusive” della nostra prova, salgono a 39.350, con una ricchezza di optional però che vanno dal tetto apribile al bicolore, ai sedili elettrici, all’impianto audio Bose e i fari Led.
Andate a provarla e vi convincerete di ciò che vi abbiamo detto. Potrete anche contare sulla squisita cortesia dei concessionari Mazda, davvero in linea con la filosofia del brand.

 

Roberto Rob Magliano

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