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Depeche Mode mood

Unforgettable evening

04 luglio 2018

Diciamocelo, andare nelle Langhe in quel di Barolo al concerto dei Depeche Mode, nell’unica data italiana, già di per se non sarebbe male. Se poi si ha anche la sfacciata fortuna di poterli ascoltare comodamente affacciati sulla terrazza della storica casa vinicola “Borgogno”, beh, direi che il quadro è davvero completo. Ma andiamo con ordine. Inizierei col dirvi che quando la mail di “Collisioni” che ci confermava l’accredito per il concerto dei Depeche è giunta in redazione, immediatamente è scattato un delirio che manco al carnevale di Rio! Ovvio, visto che il concert  era sold out ormai da mesi. “Ovviamente” abbiamo subito indetto un “regolare sorteggio” e guarda caso, chi ha vinto? Stranamente il sottoscritto. Che uomo fortunato.

Insomma, dato che la sorte aveva voluto così, perché contraddirla, sarebbe stato irriverente. Ed eccoci allora ad organizzare la mini trasferta. Per prima cosa, andiamo sul sito di Collisioni dove facilmente troviamo il link del tanto atteso evento. Lì, con un paio di click, possiamo prenotare un parcheggio con relativa navetta, cosa indispensabile visto il numero esorbitante di partecipanti …e di vigili. Fatto ciò, siamo ready per partire alla volta delle Langhe.
In meno di tre quarti d’ora di autostrada, eccoci uscire sulla scenografica provinciale che porta all’arroccato  paese, teatro ormai da anni di concerti internazionali. Qui infatti si sono esibiti artisti di caratura Top, quali Sting o Elton John tanto per citarne alcuni e tantissimi altri non meno noti. La lista sarebbe lunghissima.
Essendo partiti  verso le 4 del pomeriggio, non incontriamo traffico ne difficoltà a raggiungere il paese e grazie anche alla cortesia degli addetti di Collisioni, troviamo il nostro parcheggio in un batter d’occhio. La navetta è già li ad attenderci e in meno di 5 minuti eccoci finalmente nella mitica piazza Colbert, teatro dell’evento.
Un po’ spaesati, iniziamo a gironzolare, tanto per far passare il tempo. Il concerto inizia alle 21 e di ore ne mancano parecchie. Come ingannare l’attesa? Beh, visto il clima caraibico, cerchiamo subito lo storico palazzo ottocentesco, che ospita la sede della Borgogno, la casa vinicola che nacque nel lontano 1761 e che contribuì a realizzare l’unità d’Italia, il suo Barolo fu infatti il vino prescelto nel  pranzo celebrativo dell'unificazione.  Geniale fu poi l’intuizione di Cesare Borgogno , all’epoca vista come una follia, di conservare le migliori annate per almeno vent’anni nelle fresche cantine, per poterne poi ricavare degli spettacolari millesimati. Ma torniamo a noi. Dopo una breve ricerca eccoci arrivati. Appena entrati e accolti in modo delizioso, subito ci viene offerto un calice. Si inizia con un rosè e chissà dove si andrà a finire…mah. Subito ci viene indicata la scala che porta alla splendida terrazza che affaccia sul paese, sul castello e, ovviamente sul palco di piazza Colbert!
Tanto per non farvi ingrassare, tralascerò volutamente il catering da fantascienza che viene servito agli ospiti della serata. Vi dico solo che come, per magia, ad un certo punto appare una mega bottiglia di Barolo da “millemila” litri, dal quale esce un nettare degli dei. Stop, non vi dico altro, solo che è un estasi essere qui.
A,  dimenticavo, sembra che da queste parti ci sia anche un concerto. Dalle note, pare un  nuovo “gruppetto” inglese, li chiamano Depeche Mode. E suonano pure bene! Scherzi …e vino a parte, tra un bicchiere e l’altro, si son fatte le nove e i “ragazzi” hanno iniziato a suonare. Che spettacolo. Come posso descrivervi la magia delle note? Quelle si devono sentire, mica raccontare! Possiamo solo dirvi che  tra una “Going Backwards” e una It’s No Good”, abbiamo ballato sulle note di “A Pain That I’m Used To” e con “World in My Eyes” e siamo rimasti estasiati da tutta la restante scaletta: “Cover Me”, “Somebody”, “In Your Room”, “Everything Counts”, “Stripped”, “Personal Jesus”, Never Let Me Down Again”, “Walking in My Shoes”, “Enjoy the Silence” e  “Just Can’t Get Enough”. Fino alla fine un vero tripudio di folla entusiasta!
Bellissimo concerto, strepitosa Borgogno e ahimè non ci resta che risalire sull’auto, a già dimenticavo, “lei” è la piccola Jaguar E-Pace, della quale abbiamo realizzato uno shooting fotografico tra le colline di Barolo. A breve ve la racconteremo dettagliatamente con dovizia di immagini. Per ora godetevi quelle di  Dave Gahan e della sua band e, vi prego non ci invidiate troppo, si tratta pur sempre di lavoro, il lavoro più bello del mondo ma pur sempre un lavoro ;-) .

Un sentito ringraziamento va alla strabiliante Francesca di Collisioni e ovviamente alla Borgogno che ci ha così regalmente ospitati. È stata davvero una serata organizzata in maniera impeccabile e per questo, unforgettable, Grazie!

Roberto Rob Magliano                                                             

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