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Smart EQ electric drive

e vivi già nel futuro

15 aprile 2018

Dopo lo sfavillante, planetario ed epocale successo del “GP Formula E” di Roma, andato oltre le più rosee aspettative, cosa possiamo dire di questa meravigliosa vetrina dall’impagabile scenografia nonché tappa fondamentale per lo sviluppo nel futuro della viabilità? Innanzitutto possiamo smetterla con questa “svalangata” di aggettivi… e poi informarvi che in tutto questo tripudio di Kilowatt dal sapore di Formula 1, facevano la loro parata sul circuito dell’Eur anche le baby “Smart elettriche”, con la loro bella livrea corsaiola. Essì perché la piccola di casa Mercedes, ha anche un suo Trofeo monomarca:
La “Smart EQ Fortwo e-Cup” -  http://nuova-smarteqfortwo.it/e-cup#smartEQfortwo #smartecup  - che in quest’occasione ha mostrato tutte le sue concorrenti opportunamente elaborate. Basti pensare che grazie al sapiente lavoro del mitico Max Arduini e allo staff della Lpd, la cucciola a pile è stata messa a dieta e si è riusciti ad alleggerirla di ben 150 Kg, tutto a beneficio delle prestazioni e ovviamente dell’autonomia.
Rollbar a gabbia, assetto irrigidito e ribassato di 5 mm e pneumatici Pirelli Cinturato P1 Verde completano il quadro della versione race. Aggiungerei che la speed massima è di 130 km/h autolimitati e l’autonomia… beh, dipende molto dal “piede” di chi la pilota. Così come nelle Formula E, anche qui sta nell’abilità del pilota conciliare le performance col risparmio energetico. Vince chi sa ottimizzare meglio questi due parametri.
In attesa di fare un giretto su questa versione race, pensiamo di farvi cosa gradita (… uuuh quanti salamelecchi ) nel raccontarvi la nostra prova che ha come protagonista proprio la versione “stradale” della amatissima piccola “Smartina” in versione a “scossa”.
Innanzitutto vi posso giurare che la scossa c’è, eccome! Ovviamente non letterale, non siamo mica a bordo di un microonde. Per scossa intendo lo scatto fulmineo che la fortwo elettrica sa imprimere nelle partenze ai semafori e ancor più nelle riprese. Non avendo il cambio (…c’è ma è monomarca) ma una coppia esagerata da zero giri, in qualsiasi momento  basta una pressione sul pedale del gas – pardon batteria –e il suo motore elettrico da 60Kw la fa decollare come un missile terra aria, e il tutto avviene in un silenzio surreale, solo un lieve sibilo ci accompagna. Sottolineo che a noi di Motorirock piacciono particolarmente i V8, al limite i V6 se cattivi e dal sound imperioso ma qui ci arrendiamo all’evidenza dei fatti: prestazioni esaltanti e confort acustico da limousine sono una prerogativa dell’alimentazione elettrica.
Niente paura anche sul fronte dell’autonomia: 160 km in città (in modalità ECO per il risparmio energetico col recupero di energia che trasforma l'energia frenante in carica della batteria) direi che sono più che sufficienti per non generare l’ansia da ricarica, d’altra parte la piccoletta è nata come citycar mica come incrociatore da autostrada. Ovvio che se ad ogni semaforo si tenta di emulare Lewis Hamilton… l’autonomia calerà decisamente.
Personalmente, pur schiacciando con decisione e senza inserire la modalità Eco, non ho mai visto l’autonomia calare sotto i 110km globali. Ricaricare poi è semplicissimo. Sia che lo si faccia nel garage di casa (con o senza Wallbox), sia con le colonnine pubbliche. Cambiano solo i tempi che variano in base all’energia erogata. Si va dalle 1/3 ore delle colonnine e wallbox, sino alle 6/8 delle normali prese domestiche ad 8-10 ampère. I costi sono ad oggi risibili. Quello che invece non è irrisorio è aimè il costo di acquisto. Ad oggi purtroppo parecchio elevato, complice il numero non esorbitante di vetture vendute a causa delle poche infrastrutture di ricarica, e qui si aprirebbe un mondo sulle visioni del futuro date dai vari imprenditori italici o pseudo tali… vedi il re del metano… mister Marchionne che definisce tale propulsione “tecnologia d’avanguardia”… (mio nonno aveva un’auto a metano e la giudicava una tecnologia obsoleta).
Vabbè, torniamo al costo della Smartina. Partiamo dai 23.920 euro della versione coupè e alziamo il tiro a 27.288 per la Cabrio. E lo so, non costa pochissimo ma è comunque la meno costosa del mercato e, a mio giudizio anche la più matura. E per matura intendo senza pecche o difettucci di sorta. Lei va veramente bene e lo fa in grande sicurezza. Si, devo dirlo: la Smart elettrica la vorrei davvero nel mio garage. Mi è piaciuta davvero un sacco. Performante e silenziosa pare quasi una Brabus e non fa rimpiangere il vecchio e rumoroso motore termico. Dovremo rassegnarci, tra un po’ per sentire il sound celestiale di un V8 dovremo comprare un Cd o scaricarlo dalla rete.
Nel frattempo godetevi le immagini realizzate nella centralissima piazza San Carlo a Torino che dal 6 al 10 di giugno fungerà da cornice ad una rappresentativa schiera di auto elettriche nell’ambito della splendida  manifestazione “Salone dell’automobile di Torino Parco Valentino”.

 

Roberto Rob Magliano


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